Cancellotti è leader in Italia nella produzione di barriere di sicurezza stradali in calcestruzzo armato.
E' una delle società fondatrici di Abesca, associazione che dal 2004 promuove la ricerca e lo sviluppo nel mondo delle barriere stradali tipo New Jersey, che conta più di 20 modelli omologati attraverso prove di impatto in scala reale (Crash Test)
Barriere stradali di sicurezza
Si tratta di dispositivi aventi lo scopo di realizzare il contenimento dei veicoli che dovessero tendere a fuoriuscire dalla carreggiata stradale.
La normativa europea di riferimento EN 1317 (barriere di sicurezza stradali) indica i requisiti di prestazione per i sistemi di contenimento, ne definisce le classi di prestazione ed i criteri di accettazione per le prove d'urto (crash test), per la certificazione di prestazione (CE).
Tutte le barriere stradali destinate all'installazione su terreno stabilizzato, asfalto o in cemento armato sono sottoposte a prove d'urto volte a certificare l'ottenimento di due risultati principali:
- per i veicoli leggeri, l'assorbimento dell'impatto con conseguenze minime per gli occupanti dei veicoli
- per i veicoli pesanti, il contenimento ed il rinvio dell'autoarticolato
Per garantire le corrette performance dei sistemi di sicurezza stradale, la loro produzione e installazione deve essere sottoposta ai controlli previsti dalla norma EN 1317-5 in uso congiunto con le parti 1,2,3 e 4.
La conformità dei sistemi di contenimento stradale ai requisiti della norma EN 1317-5 deve comprendere:
- prove iniziali sul tipo di prodotto (ITT - Initial Type Testing)
- controllo del processo di fabbrica (FPC - Factory Production Control)
In presenza di questa conformità, gli enti certificatori accreditati dall'Unione Europea possono emettere il certificato di conformità che consente l'applicazione della normativa CE
La norma ed i suoi criteri
per il controllo dei risultati
Livello di severità dell'urto
I livelli di severità devono essere riportati in tutti i test con veicolo leggero. Tutte le barriere hanno un indice di performance (ASI) tali da garantire la più elevata sicurezza degli occupanti del veicolo
Deformazione della barriera di sicurezza
La deformazione delle barriere è caratterizzata dalla larghezza operativa (W), dalla deflessione dinamica (D) e dall'intrusione del veicolo (Vi). La larghezza operativa è la distanza tra il lato rivolto verso il traffico prima dell'urto e la massima posizione laterale dinamica della barriera stessa. La deflessione dinamica è lo spostamento laterale massimo del lato della barriera rivolto verso il traffico. Il parametro definito come intrusione del veicolo è utilizzato per misurare la massima posizione laterale dinamica del veicolo.